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    Il ritratto




    Per fare un buon ritratto occorre una buona (o decorosa ) macchina, un minimo di talento e un po' di sensibilità.

    Un'analisi e diversi consigli per scattare occasionali ritratti sono riassunti in questi pochi punti che, spero vi siano utili.


    • 1.Qual'è l'obiettivo migliore ? 
    Non ci sono molti ambiti della fotografia che richiedono una specifica lunghezza focale alla quale dovreste scattare, ma i ritratti fanno eccezione.

    La maggior parte dei  casi si fanno i ritratti con uno zoom corto, infatti questi obiettivi sono anche chiamati obiettivi per ritratti, consentono di scattare comodamente da una distanza di 3 o 3,5 metri dal soggetto con lunghezze focali comprese tra 85mm e 100mm

    Consigliati sono il Canon EF 85mm f/1,8 USM oppure per chi usa Nikon, il Nikkor 18-105mm f/3.5-5.6G ED VR
    • 2. Quanti scatti sono consigliati?  
    Almeno 40, questo ci consentirà di cogliere l’espressione migliore del soggetto quali occhi chiusi, occhi aperti, smorfie, capelli, ecc.

    • 3. E con la luce esterna? 
    Per un buon ritratto e' sempre consigliata la luce esterna del mattino o della sera, quando i raggi del sole sono obliqui.

    Ma si può anche optare anche per una luce naturale + uno o più pannelli riflettenti.
     (Prima di scattare è consigliabile testare l’efficacia del pannello/i  avvicinandolo o allontanandolo dal soggetto per regolarne l’azione).

     Sintetizzando:

    - sole di lato, con o senza pannello riflettente (va bene anche un cartone bianco oppure un telo)
    - sole sopra la testa + con pannello riflettente.
    - controluce + pannello riflettente ( sconsigliato ai neofiti perchè difficile da eseguire)
    - in ombra, con o senza pannello riflettente.

    Vedi:  Pannello per Fondale Pieghevole
    • 4. E con le luci in una stanza o in studio?
    Decisamente meglio il classico ombrello leggermente sopra il soggetto, con fondo più o meno illuminato, oppure la luce di una finestra di lato.

    Vedi: Kit ombrelli da Studio Professionale+Diffusore Bianco 

    Ndr: per il ritratto mezzobusto con lenti luminose, meglio optare per una luce soffusa e morbida, possibilmente proveniente a 45°-60° dietro il soggetto posta in entrambi i lati
    Insomma, in studio ci si può sbizzarrire e' sperimentare a piacere.
    • 5.Come comportarsi con l'inquadratura?
    La prima regola è di riempire il fotogramma sopra la testa del soggetto
    Poi, costruire una composizione bilanciata guardando dentro al mirino (meglio se dentro il display LCD ) ed osservarla più criticamente possibile prima di scattarla.

    • 6. E come la mettiamo con la composizione?
    Nei ritratti è importante osservare la regola dei terzi; per esempio gli occhi non dovranno  mai essere posizionati al centro dell'immagine, ma occupare le intersezioni delle quattro linee di forza.

    • 7.L'espressione del soggetto?
    Il soggetto dovrebbe guardare in macchina per cogliere anche il più piccolo cenno di espressività. Ci sono però persone timide o non avezze a farsi fotografare per le quali è meglio concedere loro la massima libertà di  movimento. Questo ci consentirà di scattare espressioni del tutto naturali, come i movimenti spensierati, pensosi, buffi, ecc

    • 8 Quale Velocità di scatto?
    Come scritto precedentemente, i 40 scatti a disposizione andrebbero fatti a ripetizione, magari  a raffica.
    Nella fotografia ritrattistica sono vietate le pause, i ripensamenti, le messe in posa, l'indecisione, il silenzio o la scarsa conoscenza della nostra fotocamera.
    Mentre scattiamo è importante continuare a dialogare con il soggetto togliendolo dall'imbarazzo, oppure, se abbiamo qualche problema o indecisione, beffare ! il soggetto non dovrà mai intuire che non sappiamo cosa fare.

    • 9. Con quali soggetti cominciare?
    Possiamo iniziare con i familiari, gli amici, i vicini di casa, i negozianti, gli animali.

    • 10. Fidarsi della tecnologia?
    La tecnica e' importante per un buon ritratto, ma la comunicazione e' prioritaria. Ricordiamoci che possiamo contare sull'automatismo, la priorità di tempi, la priorità di diaframmi: per il ritratto, conosce e saper usare questo tipo di tecnologia è più che sufficiente, ma se il soggetto è teso e inespressivo, meglio rinviare la seduta ad un momento migliore.

    • 11. E  la modestia?
    Non sopravvalutiamo mai le nostre fotografie. Se vogliamo migliorare, mitighiamo l'entusiasmo riducendolo di metà: saremo certamente più vicini di quanto pensiamo alla reale qualità delle nostre immagini e lasceremo ampio spazio alla nostra personale evoluzione artistica.



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